mercoledì 7 novembre 2007

CHAT

CHAT: la nuova chat gratuita senza registrazione. chattare è veloce facile e sicuro!
prova subito ed entra in CHAT!!

A cinquant’anni adesca

I carabinieri della Compagnia di Venaria li hanno sorpresi l'altra mattina mentre uscivano insieme da un alloggio che l'uomo aveva preso in affitto a Corio Canavese. Adesso l’uomo dovrà rispondere di sottrazione consensuale di minorenni (articolo 573 del codice penale) e rischia anche di finire nei guai per sequestro di persona.
Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore di Teramo Stefano Giovagnoni, pensano che sia stato proprio il cinquantenne, un insospettabile, sposato con figli, a organizzare la fuga della giovane e il suo soggiorno nel Torinese. Anche perché nello scorso agosto, la minorenne (che oggi verrà interrogata dal magistrato) aveva lasciato l'Abruzzo per raggiungere quella persona molto più grande di lei, così vicina via chat, ma fisicamente distante centinaia di chilometri. Un brutto colpo per mamma e papà.
I genitori erano convinti che la loro figlia, con tutte le inquietudini degli adolescenti, chattasse e passasse tutte quelle ore incollata al telefono con un suo coetaneo. Solo dopo la prima fuga, si erano accorti che il suo amico era un uomo adulto, addirittura sposato. Ma tutto si era risolto in pochi giorni e con una dura ramanzina dei genitori quando la ragazza era rientrata a casa di sua spontanea volontà. In questo caso, però, le indagini sono durate quasi tre settimane. Da quando mamma e papà, sempre più disperati, sono andati dai carabinieri per denunciare l'ennesima scomparsa della figlia.
E così la prima mossa degli inquirenti è stata quella di rivolgersi proprio all'operaio ciriacese, convinti di risolvere la faccenda in tempi molto rapidi. Invece lui ha negato in maniera decisa di aver visto o sentito la studentessa nell'ultimo periodo. Ovviamente i militari non gli hanno creduto e hanno iniziato una lunga opera di appostamento e di pedinamento. Anche perché dal telefonino cellulare che la giovane aveva lasciato nella sua casa di Teramo, è risultato che nei giorni prima della scomparsa i due si erano sentiti. In poco tempo i carabinieri e la polizia giudiziaria della Procura sono riusciti a capire che l'uomo aveva già affittato due alloggi nel Torinese ed era in procinto di affittarne un terzo dove «custodiva» la ragazza, portandole i viveri quando riusciva.
Lei, con la sola compagnia di un computer, non usciva mai di casa per non dare nell'occhio. In questo modo l'operaio pensava di poter eludere i controlli delle forze dell'ordine e dribblare i sospetti della gente. Si sbagliava. L'altra mattina, quando sono stati certi del domicilio, gli investigatori hanno aspettato che i due uscissero di casa e poi li hanno bloccati e portati in caserma. Qui, poche ore più tardi, sono arrivati da Teramo i genitori della studentessa che hanno potuto riabbracciare la figlia. Per l'operaio di Ciriè, appassionato navigatore di internet e di chat line, sono invece cominciati i guai.

LiveKill: sicurezza su Messenger

Come ovviare a tutto ciò? Semplicemente con LiveKill Clean Messenger, programma antivirus dedicato proprio alla chat di Windows e disponibile attualmente, nella sua versione beta, nelle tre lingue inglese, francese e tedesco.

Quando l'amore nasce sul web

Conoscersi sul web, incontrarsi, amarsi e magari sposarsi. Le relazioni sentimentali ormai stabili nate in rete sono migliaia. Si comincia per gioco, magari nella speranza di incontrare l'anima gemella. E a volte succede davvero che ci scappi il colpo di fulmine. Anche perché il meccanismo di conoscenza su internet è molto graduale. Si comincia a chattare e a raccontarsi, di solito passa un po' di tempo prima di incontrarsi e quindi quando accade, ci si conosce già. Ci sono coppie nate qualche anno fa proprio sul web che ormai hanno figli. Una generazioe nuova, i figli di internet. Sulla community di Libero si trova un blog destinato a tutti coloro i quali vogliano raccontare la propria storia. Weblove è uno spazio aperto agli iscritti nel quale si possono postare i racconti delle esperienze amorose nate su blog, forum, chat o siti di incontri come Cupido.

Barbie decide chi chatta e chi no

Si può benissimo considerare il sogno nel cassetto di molti genitori: un sistema che li faccia star tranquilli di fronte alle pressanti richieste dei bimbi che a tutti i costi vogliono chattare, giurando e spergiurando di farlo solo con amichetti e amichette. Questa in sintesi la nuova idea di Mattel, che ha inventato un vero e proprio sistema di autenticazione basato sulla sempregirl Barbie, pronta ad essere amata (e usata) dai più piccoli e capace di fornire una autorizzazione senza la quale la chat non può aver luogo.
Quando il bimbo o la bimba vuole dialogare online con i propri amichetti, lo può fare tramite la chat line Secret B di BarbieGirls di Mattel, ma solo a condizione di essersi prima recato personalmente dall'amichetto in questione (quindi, tutto in presenza dei genitori). Quest'ultimo, che possiede lo stesso "giocattolo", inserisce la Barbie-chiave dell'amico o dell'amica nell'apposito dock connesso via USB al PC. Avviene così una sorta di handshaking e il sistema memorizza l'accoppiamento fra le due ID, che viene inoltrato a BarbieGirls.